“Costituzione antifascista”. Poche parole scatenano un’ondata di proteste a mezza bocca, borbottii, sbuffi: “Basta, basta non se ne può più” sussurra qualcuno al suo vicino. No, non è una nuova puntata di
“Cazzo, ma che comunicazione abbiamo fatto? Da dove viene il comunicatore? Non si capiva nulla”. Si parte subito carichi nel giardinetto di via Betuzio Barro, peraltro dedicata al famoso oratore romano difensore
Non dobbiamo perderci di vista. L’analisi del voto verrà in seguito, ora bisogna evitare la smobilitazione dei nostri (e riprovare a mobilitare coloro che non siamo riusciti a far uscire di casa).