Sport

La cittadella dello sport secondo Nico Stallone

Le Marche sono, da sempre, terra di sport, non solo perché la regione ha dato e continua a dare i natali a grandi campioni, ma anche per la qualità dei suoi impianti e per la capacità organizzativa delle istituzioni e degli operatori sportivi locali. Un saggio di tutto questo lo abbiamo avuto anche in tempi recenti, quando, malgrado l’emergenza covid, lo sport marchigiano non ha smesso di funzionare. Questo, particolarmente nel nord delle Marche. E al sud? Ancora fanalino di coda. Ma qualcosa si stia muovendo e lascia vedere un futuro meno buio.

“Lo sport agli sportivi”, recitava uno slogan degli anni passati. Cosa ovvia, come la sanità ai medici, la scuola ai professori e via dicendo. Ma non sempre si imbocca la scelta giusta. La scelta di Stallone, “calciofilo” conclamato (già buon giocatore in giro per l’Italia e poi allenatore), fece storcere il naso ai non amanti del calcio, preconizzando il definitivo affossamento delle discipline minori. Stallone invece ha saputo far ricredere gli scettici con una politica ad ampio respiro, coinvolgendo nelle sue iniziative tutte le discipline che in qualche modo avevano fatto qualcosa in Ascoli, discipline attive e morte, così da rimettere in moto un meccanismo che ha per scopo portare Ascoli sugli stessi livelli delle altre province marchigiane, se non superarle.

Un esempio per tutte: la cittadella dello sport in area Zannoni, per capirci l’area davanti alla Centrale del Latte. Spazio ampio seppure irregolare, ma il progetto sul quale Stallone sta lavorando è quanto mai ambizioso e il PNRR lo aiuta: entro il 2023 (in ogni caso prima della fine del suo mandato) nell’area sorgeranno due campi da calcio, un campo da rugby, un campo da baseball ed un impianto che raccoglierà spogliatoi, sala conferenze, sala ristoro, bar, palestra.

L’area di proprietà del Gruppo Gabrielli è in via di permutazione con l’area nei pressi del Centro Commerciale Oasi, oggi utilizzata dal rugby.

Poi si potrà parlare dell’attività di base, cioè l’avviamento allo sport dei ragazzi in giovane età. Ricordiamo una cosa del genere messa in piedi dall’Assi Giglio Rosso di Firenze. Anni propedeutici agli altri sport, una sorta di scuola per iniziare i ragazzi alle discipline più confacenti alle loro caratteristiche atletiche.

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