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La solita Ascoli, tutto cuore e sacrificio. Ma tanta ingenuità

Quando difronte ad una situazione quasi compromessa si riesce in parte a rimediare si è soliti dire: “E’ andata di lusso”.  Ecco, questo è quanto capitato all’Ascoli al cospetto del Como rischiando di subire un clamoroso KO ma è riuscito miracolosamente a salvarsi a pochi minuti dal termine dell’incontro grazie al goal messo a segno da Simic. 

Dario Simic

Partita dall’andamento rocambolesco, terminata con il pirotecnico risultato di 3 a 3 ma di bello c’è stato poco da vedere se non gli incredibili errori dei difensori ascolani, che hanno favorito le tre reti dei lariani, e gli altrettanti svarioni della retroguardia ospite che si è lasciata sorprendere nonostante abbia giocato, in vantaggio di un goal, in superiorità numerica per l’espulsione dello scriteriato Gondo. 

Lo spartito è sempre lo stesso, così come la musica che suonano i ragazzi di  Bucchi. Davanti al proprio pubblico l’Ascoli non riesce a costruire gioco e a fare pressing: preferisce subirlo andando così sistematicamente in confusione. Contro l’undici lombardo i giocatori sono riusciti ad evitare la quarta sconfitta casalinga solo perché hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo, atteggiamento lodevole, ma anche perché Longo e compagni ha commesso il grave errore di aspettare l’Ascoli nella propria trequarti campo. 

Leonardo Mancuso, autore di una doppietta per il Como

Eppure dopo appena sei minuti di gioco, grazie all’autorete di Cerri, l’Ascoli si è venuto a trovare in vantaggio con il Como che non accennava a reagire. Due clamorosi cadeau dei difensori bianconeri – punizione dalla trequarti con tutti che stavano ammirando quanto fosse bello il pallone, passaggio per Mancuso che indisturbato è potuto andare in goal, situazione ridicola quella ha determinato il 2 a 1 per il Como con Simic che è saltato a vuoto consentendo a Mancuso di battere Guarna da pochi metri – ma non è la prima volta che si registrano errori così gravi. Strano che una difesa ben registrata da qualche partita a questa parte compia disattenzioni fatali. E’ stato evitato il peggio ma ci sono diverse cose nell’Ascoli che vanno analizzate e corrette se si vuole percorrere una “rotta” tranquilla.

IN – Simic, solo per il goal del 3 a 3; Botteghin, a parte qualche sbandamento; Collocolo, incontenibile; Ciciretti, due partite due goal e spina nel fianco per gli avversari.

OUT – Falzerano, ancora oggetto misterioso; Dionisi, mai nel vivo della manovra; Gondo, non si rende conto che è una partita di calcio e non di lotta libera.

Sandro Conti

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Sandro Conti

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