Gli oggetti salvati dal sisma diventano opere d’arte

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Anche un setaccio salvato da una casa distrutta dal terremoto a Pretare di Arquata del Tronto può diventare un’opera d’arte. E’ quello che ha realizzato l’artista Filiberto Caponi la cui abitazione è andata distrutta proprio a seguito del terribile sisma del 2016. Durante la demolizione dei resti della casa, Caponi è riuscito a mettere in salvo l’oggetto, un tempo fondamentale per raffinare la farina, trasformandolo in una sorta di quadro riproducente due agricoltori nel momento di mietere il grano all’ombra del Vettore. L’opera è esposta in un negozio del centro ascolano che ha deciso di valorizzare la creazione di Caponi già autore di pregevoli pitture

La creazione di Caponi

Un messaggio fortemente simbolico che lega la vita (rappresentata dal grano come elemento principe del sostentamento) alla natura nella sua maestosità che può trasformarsi anche in potenza distruttiva in caso di terremoto.

Fino agli anni ’80 -dice Caponi- non avevamo bisogno di gas, vino, carne, frumento perché grazie all’agricoltura e ai frutti del territorio eravamo tutti autosufficienti. Ad esempio si portava il grano al mulino e si otteneva la farina per fare il pane cotto sul forno alimentato con la legna dei nostri boschi. Poi la globalizzazione ci ha fatto credere di essere tutti ricchi e belli facendoci vergognare delle nostre origini e dei nostri luoghi come avvenuto ad esempio nelle montagne che si sono spopolate. Ora con l’aumento incredibile dei prezzi del grano e del gas abbiamo l’occasione di tornare ad essere autosufficienti riappropriandoci delle nostre ricche origini e del nostro territorio. A volte bisogna fare qualche passo indietro per andare avanti”.

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