Sport

A volte anche i sogni diventano realtà

Se qualcuno crede alle favole a lieto fine, la storia di Sabiri fa al caso suo.

Sabiri è un giocatore di calcio, con un pallino fisso nella testa: giocare in serie A, o in una delle massime serie europee. Ma sembrava che questo suo sogno rimanesse tale e lui dovesse accontentarsi dei palcoscenici minori. Ci aveva provato in Germania ma senza grande successo, fino a sbarcare in Ascoli, carico di delusioni e con un carattere che dalle parti nostre, per renderlo più colorito, è definito di mer.. 

Ma quando ormai era sul punto di ammainare bandiera, finalmente è riuscito a coronare il sogno che da settembre 2020, quando approdò all’Ascoli, ha inseguito con tenacia. 

Stiamo parlando di Abdehamid Sabiri, nato il 28.11.10996 a Goulmina, cittadina del Marocco, dove, fin dai primi calci, ha evidenziato doti non comuni. La Sampdoria ha già deciso di riscattarlo per una somma, bonus compresi, di circa due milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i 100 mila euro per il prestito fino a giugno. In verità avrebbe dovuto avere una quotazione più alta, dai tre ai quattro milioni di euro, ma viste le difficoltà del mercato italiano e la ferrea volontà del giocatore di voler giocare in serie “A”, la società di Corso Vittorio ha pensato bene di accettare la somma che le veniva proposta dal club blucerchiato. 

Due milioni che vanno ad arricchire il bilancio dell’Ascoli portando rinnovata tranquillità all’ambiente. E con i tempi che corrono, con società soffocate dai debiti causa cattiva amministrazione, va bene così. Anche perché, particolare non trascurabile, Sabiri, dopo il primo campionato di serie “B” con la maglia bianconera, smaniava per andare in una squadra di “A” creando non poche situazioni critiche all’interno dello spogliatoio che faticava a sopportarlo. Quindi, accontentato lui e nello stesso tempo per l’Ascoli l’affare è andato… benino.

Sabiri, ancora giovanissimo, lasciò il suo Paese per andare a giocare nel Siegen, quinta divisione tedesca. Nel 2016 andò al Norimberga dove ben presto dalla seconda squadra venne aggregato alla prima in Bundesliga. Quindi giocò nel Hudderfield Town e nel 2019 si trasferì al Paderborn, serie “B” tedesca. Infine, da agosto 2020 venne a giocare  nell’Ascoli dove gli è stata data la possibilità di mettersi in evidenza. A gennaio di quest’anno ha centrato l’obiettivo serie “A” con quindici presenze, quattro goal e sei assist. Una separazione che, valutando i pro e i contro, ha accontentato entrambe le parti interessate. 

Sandro Conti

Share
Published by
Sandro Conti

Recent Posts

Documentari, da Venezia “Russians at War”: la guerra vista dal fronte russo

RUSSIANS AT WAR (Anastasia Trofimova) ***1/2 Molte critiche hanno accompagnato la presentazione di questo film…

1 settimana ago

Documentari, torna la nostra rubrica da Venezia con “Separated”: la vergogna della separazione familiare nell’America di Trump

SEPARATED (Errol Morris) ***1/2 Anni 2017-2018. Stati Uniti, piena amministrazione Trump. “Il confine dev’essere protetto”…

2 settimane ago

Film, “JOKER: FOLIE A DEUX” di Todd Phillips: torna la nostra rubrica dalla Mostra del cinema di Venezia

***1/2 E’ passato un anno dagli sventurati eventi del primo film, da quando lo squilibrato…

3 settimane ago

Da Venezia, la vita in gabbia del boss più famoso d’Italia: “Iddu”

IDDU (Fabio Grassadonia, Antonio Piazza) **** Liberamente tratto dalla raccolta epistolare Lettere a Svetonio (2008),…

2 mesi ago

Svegliare le coscienze progressiste: un reportage da “Polittica” a Bari

Non fatevi scoraggiare dalla lunghezza. Tanti sono i temi, tante le sollecitazioni che troverete. Ne…

2 mesi ago

Diva Futura: luci e ombre del cinema erotico italiano (da Venezia)

DIVA FUTURA (Giulia Steigerwalt): *** Alla fine degli anni ‘80 in Italia, un fotografo e…

3 mesi ago