Dalla recente vittoria del David di Donatello con il film “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino alla poesia per non dimenticare il Piceno ferito dal sisma. E’ la storia dell’attore napoletano Enzo Decaro, che nel film interpreta un moderno San Gennaro, che ha voluto prestare la sua prestigiosa voce per recitare “Ferito incanto” dell’artista Filiberto Caponi di Pretare di Arquata del Tronto.
Dalla recente vittoria del David di Donatello con il film “E’ stata la mano di Dio” di Paolo Sorrentino alla poesia per non dimenticare il Piceno ferito dal sisma. E’ la storia dell’attore napoletano Enzo Decaro, che nel film interpreta un moderno San Gennaro, che ha voluto prestare la sua prestigiosa voce per recitare “Ferito incanto” dell’artista Filiberto Caponi di Pretare di Arquata del Tronto.
Un testo struggente che è già finito al centro dell’attenzione della critica con migliaia di visualizzazioni sui social e che ora gode di una nuova e toccante interpretazione già disponibile su YouTube.
A spiegare come è stato possibile tutto ciò ci pensa lo stesso Caponi che è anche un apprezzato artista e restauratore di tanti capolavori del territorio piceno.
“L’amicizia con Enzo Decaro -afferma Caponi – è nata nata durante un evento sulla Sacra Sindone di Arquata del Tronto (all’epoca situata nella chiesa di San Francesco a Borgo di Arquata, ndr) prima dei tragici eventi sismici del 2016. In quel periodo lo accompagnai con la mia auto nei piccoli spostamenti interni e avemmo modo di mangiare più volte insieme e disquisire sulla bellezza della nostra Terra raccontandogli e mostrandogli tutte le caratteristiche naturali, artistiche e culturali che il nostro territorio offre. Inoltre ebbi anche modo di regalargli il mio secondo libro autografato intitolato ‘Il Caso Caponi – un incontro unico al mondo‘ perché oltre la passione per l’Arte ci accomuna la passione per il mistero e la possibilità dell’esistenza di altre forme di vita e di civiltà dissimili da quelle terrestri“. Da qui è la nata poi l’amicizia sfociata adesso in un cadeaux di Decaro. “Capii subito -racconta ancora Caponi- che la sua bravura come artista era seconda solo alla sua grande umiltà, sensibilità e spiritualità di uomo Illuminato e colto. E così dopo la nomination agli Oscar e la vittoria del David di Donatello ci siamo risentiti e ho pensato di proporgli la lettura di una mia poesia dedicata alle nostre Terre Ferite dal sisma intitolata proprio “Ferito Incanto” già nota attraverso un toccante video che ha ricevuto anche alcuni riconoscimenti. Si tratta di un omaggio finalizzato a mantenere i riflettori ancora accesi per un evento che rischia di cadere nel dimenticatoio. Enzo non se lo è fatto dire 2 volte unitamente a Danila Pontani che ha curato la regia del video e la Colors Film di Claudio Riga per il montaggio. Decaro –conclude Caponi– inoltre avendo già conosciuto la bellezza delle nostre zone ha voluto dare il suo contributo artistico leggendo nel suo inconfondibile stile il testo di questo mio urlò di dolore ma anche di speranza affinché il Centro Italia possa ripartire con una ricostruzione più attenta, sicura e con una visione più ampia in modo da garantire un futuro anche alle generazioni a venire. Acceleriamo la ricostruzione e torneremo a brillare come e più di prima“.
Il nostro paradiso che ci è stato tolto all’improvviso ma siamo stati molto fortunati ad averlo vissuto