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Ascoli-arbitri, un amore mai sbocciato: le ragioni

Fra l’Ascoli e gli arbitri non è mai sbocciato l’amore. Vi chiederete il perché di comportamenti poco consoni da parte loro che dovrebbero, invece, quando dirigono un incontro, imparziali che dirigano appunto l’Ascoli oppure la Juve, il Milan o l’Inter. Beh, se la vogliamo dire tutta, i motivi sono diversi. Innanzitutto ha un peso fondamentale se un arbitro viene designato a dirigere una partita che si svolge al Del Duca, altra cosa sono i rettangoli di gioco di San Siro, Olimpico, U Power, Maradona ecc. Sono questi i palcoscenici ambiti dove si esibiscono squadre di prima fascia, dove i dirigenti societari vantano un peso importante, anche per la carriera di un arbitro. 

Se si danneggia l’Ascoli con una direzione penalizzante, poco importa. Ciò che conta è non commettere errori che vadano a svantaggio delle cosiddette “grandi” in quanto “scontentarle” significherebbe perdere il treno delle promozioni. 

Ma ce ne sono altri di motivi che disturbano la suscettibilità dei direttori di gara, come la posizione geografica  di Ascoli, non c’è l’aeroporto per cui sono costretti ad affrontare viaggi lunghi ed a volte scomodi; il

pubblico è troppo vicino al rettangolo di gioco, per cui le invettive nei confronti dell’arbitro giungono alle sue orecchie in… diretta. E siccome sono permalosi soffrono tale situazione. 

All’elenco, un tempo ce ne era un altro : l’abitudine, cattiva, di omaggiare gli arbitri con dei gentili cadeau. Anche in questo c’era molto da ridire: Rozzi offriva alla terna arbitrale un cartone da sei bottiglie contenente il Pignarello, vino che la cantina del presidente produceva a Castorano. Un semplice pensiero e nulla più. Una miseria di fronte ai Rolex d’oro, alle parabole televisive o agli oggetti di valore che molte società facevano omaggio. 

Per fortuna questo pessimo sistema è stato abolito ma la cosiddetta “sudditanza psicologica” sopravviverà a tutte le… intemperie. 

E veniamo alle ultime dagli spogliatoi. Apprensione per le condizioni fisiche di alcuni giocatori. Peppe Bellusci, uscito nel finale a Parma, si è sottoposto ad esame radiografico che ha evidenziato una contrattura muscolare, per cui da domani potrà allenarsi nella speranza di riuscire a farcela contro il Cittadella. L’attaccante Tsdajout si sta allenando regolarmente con il gruppo e Sottil potrà contare su di lui, anche se difficilmente partirà da titolare. Importante la sua disponibilità.  Da verificare, infine, le condizioni di Maistro che non si é del tutto rimesso dall’infortunio patito. 

Tsadjout, Bellusci, Maistro
Sandro Conti

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Sandro Conti

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