capitale della cultura

Capitale della Cultura, Narcisi contro l’opposizione: “lascio il gruppo consiliare Prospettiva Ascoli”

1.1K visualizzazioni
1 minuto di lettura

Il dibattito politico scatenato dopo il verdetto che ha designato Pesaro come Capitale della Cultura ma soprattutto la sconfitta di Ascoli continua, e dopo le reazioni espresse dai vari gruppi di opposizione del Consiglio Comunale, è sceso in campo anche il consigliere Carlo Narcisi.

In merito alla nota stampa del 16/03/2022 dei gruppi di minoranza del Comune di Ascoli Piceno, intendo puntualizzare che non ho condiviso, e tanto meno sottoscritto, il documento: le posizioni espresse non mi appartengono.

Ritengo che la candidatura di Ascoli Piceno a Capitale della Cultura per il 2024 sia stato un percorso condiviso dal Sindaco e da tutti i soggetti promotori e senza dubbio bisogna riconoscere a Fioravanti coraggio e visione politica, in realtà troppo assenti nel nostro panorama.

La mia posizione in Consiglio Comunale, come è noto, è quella che mi hanno designato i cittadini di Ascoli Piceno nelle precedenti elezioni comunali, quindi in minoranza, ma questo non vuol dire che sia il riflesso di una volontà precostituita dove tutto ciò che l’attuale Amministrazione adotta sia sbagliato e/o inadeguato.

Ovviamente non ho sempre condiviso appieno le scelte dell’attuale maggioranza, ma lavoro e continuerò a lavorare per la città e per i cittadini ascolani da uomo libero, cercando sempre di mettere il bene della collettività al primo posto senza pregiudizi partitici e/o ideologici.

Ho già contattato il Presidente del Consiglio Comunale e, nei prossimi giorni, formalizzerò la mia uscita, anche se con rammarico, dal gruppo consiliare Prospettiva Ascoli, aderendo al gruppo misto (sempre in minoranza), scelta condivisa anche con alcuni promotori della lista Celani Sindaco (attuale Prospettiva Ascoli)”.

Lascia un commento

Your email address will not be published.

Previous Story

Ascolipiceno festival, anteprima con il robot pianista

Next Story

Alla fine siamo rimasti con il cerino in mano

Ultime da