Senza maschere è sempre carnevale?

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Un altro anno senza il Carnevale. Ancora l’emergenza Covid-19 ha dettato le regole. La decisione ha diviso l’opinione pubblica che vede da un lato alcuni favorevoli, dall’altro persone convinte che dal momento in cui sono state organizzate feste private, potevano svolgersi eventi pubblici e per giunta all’aperto, condizione in cui il virus circola con minore rapidità.

“Purtroppo anche quest’anno non siamo riusciti a organizzare il concorso del Carnevale, a causa del protrarsi di una fase ancora molto delicata. Il Carnevale ha bisogno di un’organizzazione complessa, per cui la scelta fatta è dipesa dalla mancanza di fattori che potessero permettere di farlo. Comunque sia ci sarà la partecipazione di molti ascolani, sempre nel rispetto delle regole. Sicuramente l’anno prossimo ripartiremo alla grande“, ha affermato il Sindaco Marco Fioravanti.

Dopo due anni di stop causati dalla crisi pandemica che ha colpito tutto il mondo, il Carnevale di Ascoli che definirei “un’esplosione dello stare insieme, del contatto tra le persone” purtroppo è rimasto chiuso in ciascuno di noi. Allo stesso tempo però, ogni ascolano conserva dentro di sè, questa tradizione con cura ed estrema gelosia. Sicuramente questo “spirito” sarà pronto ad “esplodere” il prossimo anno, se questa situazione, permetterà di nuovo di organizzare il Carnevale così come abbiamo sempre fatto, ma soprattutto con un entusiasmo maggiore rispetto al passato, con una grande voglia di far festa e stare insieme. Così saremo pronti a riviverlo in modo vero ed autentico” ha detto il Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Bono.

Stiamo progettando un calendario ricco di eventi in programma questa estate, proprio in onor del fatto che il Carnevale non verrà organizzato. Le indicazioni governative non hanno permesso, per il secondo anno, di realizzare una programmazione, sia per gli eventi sia per i festeggiamenti. Il nostro lo potremo definire un ‘carnevale anticovid’, ricco di ‘assembramenti’. Non è una sfilata di carri che si può gestire, è ‘un Carnevale del popolo’, con un approccio immediato sulla piazza, per cui è complesso organizzarlo nel rispetto delle norme. Sono fermamente convinta che il Carnevale ascolano debba rimanere il Carnevale ascolano e in questo momento storico, non è possibile farlo. Ci sarà sicuramente gente in piazza, le persone hanno bisogno di questo, ma abbiamo preferito rispettare le indicazioni del Governo, a malincuore mio, di tutta l’amministrazione ma soprattutto del sindaco che si è speso per fare il possibile e l’impossibile“, ha spiegato l’Assessore agli Eventi, Monia Vallesi.

“Nel rispetto delle normative, il Comune non ha potuto organizzare nulla. Il dispiacere è grande. Sono nato con il Carnevale, partecipo ogni anno alla mascherata, mi reputo un “ascolano doc”, che lo vive in maniera particolare e sentita. Il Carnevale è vita, è un momento importante per tutti noi ascolani, ma l’aria che stiamo respirando ormai da un po’, non ci consente di viverlo in piena libertà. Il nostro poi, è del tutto particolare. Il Carnevale ascolano, è contatto con il pubblico, è fatto di “piccoli assembramenti” . Le varie “macchiette” che lo contraddistinguono, richiedono una certa vicinanza, per poter essere ascoltate, viste, capite e vissute. Personalmente avrei fatto di tutto per poterlo realizzare, dopo due anni di stop, però comprendo che le indicazioni fornite dal Governo non lo consentano. Ed è un peccato. Sarebbe stato, per la città e per tutti noi, un momento di festa, un carico di energia, di allegria, di piacere e di spensieratezza, di cui ne abbiamo veramente bisogno. E sarebbe stato importante anche e soprattutto per i nostri commercianti, per il nostro centro, dopo le varie difficoltà che hanno vissuto, dopo due anni privi di contatto, di relazione con l’altro, di vita. Elementi che potevamo rivivere proprio grazie al Carnevale. L’aspetto positivo è che, nonostante l’annullamento, tutti i ristoranti abbiano registrato il tutto esaurito, segnale evidente che la gente ha voglia di tornare a vivere, di riassaporare quel clima di normalità e di divertimento. In qualche modo andranno a vivere il nostro salotto cittadino anche solo per scambiarsi un sorriso. Il flusso di persone che ci sarà in questi giorni, andrà ad influire positivamente sull’aspetto economico delle diverse attività, specialmente quelle legate al food. Ascoli tornerà di nuovo ad essere il punto di ritrovo, grazie anche allo sviluppo di quel tessuto che i commercianti hanno creato. Il food fa da traino al no food, consentendo un movimento di attrazione per tutti” ha ribadito Nico Stallone, Assessore al commercio.

Soprattutto sullo spostamento a questa estate trova tutti d’accordo, amministratori e ascolani che, al loro appuntamento più sentito non vogliono proprio rinunciare.

Alberto Ercoli, volto storico del Carnevale ascolano, con alle spalle 65 anni di mascherate, insieme ai suoi amici, Zè Vanni e Domenico Fioravanti, sostiene: “Con grande dispiacere, nonostante ci riteniamo ‘inossidabili’, rispettiamo le normative governative e le decisioni prese dal nostro sindaco. E contrariamente a quanti sostengono che il Carnevale possa essere posticipato a questa estate, dico che il bikini da bagno lo mettiamo al mare! Scherzi a parte, rispettiamo tutti coloro che sono stati colpiti dal Covid. Ci rivedremo sicuramente nel 2023″.

Il trio formato da Zè Vanni, Domenico Fioravanti e Alberto Ercoli.

Alessandro Petrucci e Maurizio Guerrieri, che da anni partecipano con il suo gruppo mascherato al tradizionale concorso, hanno spiegato: “La decisione è stata forse troppo affrettata ma giusta, anche se sicuramente domenica molte persone andranno in Piazza e si maschereranno, pur senza concorso. Questo secondo stop è una sofferenza per noi. Chi vuole potrà comunque mascherarsi, ma ciò che manca di più è la preparazione per il Carnevale, studiare e organizzare la mascherata, pensare alle battute da dire: un vero e proprio momento di condivisione e aggregazione del proprio gruppo, che anche quest’anno manca”.

Purtroppo mi trovo d’accordo con la decisione di non festeggiare il Carnevale: è un evento che va programmato e, con i numeri di contagi abbiamo avuto, non si poteva pensare di farlo. Se adesso ce ne fosse la possibilità, vedere gente mascherata in centro non sarebbe del tutto una follia, considerando il miglioramento della situazione. Sarebbe molto bello anche per dare un segnale di ritorno alla normalità. Il Carnevale è una delle cose che mi manca più in assoluto. E’ come se mi mancasse una parte del mio essere ascolano e del vivere l’ascolanità a 360°. Spero che questa sia davvero l’ultima volta senza. Il prossimo anno investirò doppiamente il mio tempo a disposizione, per preparare una maschera ancora più bella degli altri anni. In questi questi due anni abbiamo capito cosa significhi davvero non avere il nostro Carnevale. Abbiamo il dovere di valorizzarlo di più“.

Alessandro Petrucci e Maurizio Guerrieri in una delle loro ultime mascherate.

Secondo il ristoratore ascolano nonché protagonista di tanti Carnevali, Paride Vagnoni, “dopo due anni senza Carnevale, potremmo pensare di riproporlo in una data che non vada ad intralciare nessun altro evento. Il mese di maggio potrebbe essere una soluzione. Tra le altre idee, mi piacerebbe organizzare al teatro una o più serate, riproponendo gli sketch più belli del Carnevale, perché in fondo sono tutte delle “operette teatrali”.

Anche Chigghie De Santa Chiara, il duo formato da Marco Tiburtini e Amedeo Castelli, gruppo carnevalesco e non solo, ha voluto esprimere il grande dispiacere per l’annullamento del Carnevale, specialmente nei confronti dei più piccoli. ”E anche stavolta la mascherata ilarica, spregiudicata, sarcastica ascolana sarà rinviata. Sono ormai due anni “particolari” per tutte le persone che amano il Carnevale . Nella nostra città è un evento sacro. Ci dispiace molto soprattutto per i bambini che non saranno liberi di mascherarsi e di muoversi“. E anche se non ci sarà il concorso dei gruppi mascherati, il duo, sempre molto attento alle tematiche attuali che ama rivisitare in chiave satirica, non poteva non realizzare uno sketch per l’occasione. “Non possiamo non fare nulla, anzi ci inventeremo sicuramente qualcosa, un video dei nostri per augurare a tutti un buon carnevale. Ovviamente è top secret, basta rimanere collegati sulla nostra pagina Facebook. Stay tuned!“.

Chiggie de Santa Chiara in uno dei loro ultimi sketch .

L’evento mancherà davvero a tutti, a grandi e a piccini ma soprattutto a coloro che erano abituati a pensare e ad organizzare diversi eventi per l’occasione. Il settore dello spettacolo e in generale degli eventi, in questi due anni, è stato sicuramente uno dei quali ha sofferto maggiormente le conseguenze dell’emergenza epidemiologica.

Questa è stata l’ennesima chiusura che comunque ha penalizzato gli addetti ai lavori. Come organizzazione e come società di eventi che abbraccia diverse situazioni, dall’organizzazione di fiere e manifestazioni per le pubbliche amministrazioni, a capodanni, arrivando a toccare anche tutto ciò che riguarda il mondo itinerante e quello dedicato al food, stiamo cercando di valorizzare questo momento di stop, per riprogrammare una serie di tappe che coinvolgeranno tutta Italia con un progetto di street food, denominato Tiello Streetto giunto ormai alla quarta edizione. Speriamo che tutto si svolga al meglio, senza ulteriori chiusure e restrizioni che hanno colpito molto il nostro settore. Mi dispiace molto per l’annullamento del nostro Carnevale, evento molto sentito sia dalla nostra città che in tutto il territorio Piceno” ha spiegato Simone Amadio dell’Assoitalia e della Mad Events.

Categoria che vede impegnati anche diversi giovani della città, con un grande voglia di ricominciare e guardare avanti con positività.

Anche se il Carnevale in piazza non potrà esserci, cerchiamo di organizzare eventi ed iniziative per far rivivere la nostra città e poter cercare di tornare alla normalità, alcuni dei quali in collaborazione con le altre associazioni di eventi” ha detto Vittorio “Totorima” Falcone di Sesto Piano.

Nella speranza di poter vedere di nuovo la nostra piazza illuminata dagli storici e suggestivi lampadari tipici del nostro carnevale, di poter respirare di nuovo quel clima di festa che per un giorno all’anno allontana i nostri pensieri, ma soprattutto di tornare a sorridere grazie alle battute, alla satira e alla comicità dei nostri gruppi che hanno la capacità di trasformare un problema in un qualcosa di più leggero, da non vedere più con tristezza ma in chiave ironica, auguriamo a tutti di poter tornare alla normalità non solo una volta l’anno ma per sempre.

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