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L’Ascoli in Vaticano e Sabiri sull’altalena

Se vi dovesse capitare di visitare le sale vaticane, in una di queste è possibile imbattersi nel gagliardetto dell’Ascoli Calcio 1898 fissato ad una parete. Qualche giorno fa, infatti, la Lega di serie “B”, con in testa il presidente Balata e con vari presidenti di società, ha avuto un incontro istituzionale con Papa Francesco, che li ha ricevuti nella sala “Paolo VI”. 

Fra i vari dirigenti non poteva mancare quello bianconero il quale ha poi immortalato il suo incontro pubblicando sul suo sito la foto nel momento in cui consegnava il gagliardetto bianconero al Pontefice. 

Ma in qualche altra stanza pontificia ci dovrebbe esserci già il gagliardetto dell’Ascoli Calcio 1898. Successe nei primi mesi del 1990, quando Costantino Rozzi, con tanto di smoking, venne ricevuto in Vaticano da Papa Ratzinger in udienza privata. In quell’occasione il “presidentissimo” consegnò al Pontefice il gagliardetto bianconero. 

Veniamo al calcio giocato, o quasi. La telenovela “Sabiri” continua con ritmo stucchevole. Da quello che nei giorni scorsi si è letto su giornali e visto in televisione, la Sampdoria sarebbe interessata all’acquisto del giocatore marocchino con passaporto tedesco. Marco Giampaolo, neo allenatore del blucerchiati, conosce molto bene il trequartista bianconero, avendolo seguito diverse volte al Del Duca. Recentemente, però, a precisa domanda se fosse interessato ad averlo in “rosa”, ha glissato, tessendo sì giudizi positivi sul suo conto, ma non rispondendo a quanto gli era stato chiesto. 

Se arrivasse alla sua corte Giampaolo verrebbe a trovarsi, dopo l’acquisto dell’interista Sensi, due trequartisti in possesso di caratteristiche similari. Quindi Giampaolo dovrebbe fare una riflessione sull’utilizzo dell’uno o dell’altro, con la certezza che Sensi sarebbe il numero “uno”. 

Non si conoscono le richieste economiche avanzate dall’Ascoli. Il Ds Valentini e, soprattutto, Pulcinelli, dovrebbero tenere i piedi saldamente in terra. La valutazione di mercato di Sabiri può variare da un milione di euro ad un massimo di due. E sarebbe un ottimo affare perché il giocatore percepisce un ingaggio molto alto, forse il più elevato della “rosa” bianconera. Quindi, alla somma che l’Ascoli otterrebbe si dovrebbe aggiungere un anno e mezzo di contratto, visto che scade a giugno 2023.

Ma c’è dell’altro. Ormai Sabiri non rientra più nelle grazie di Sottil e non solo. Il feeling con i compagni di squadra si è ridotto all’osso e, per il bene comune, sarebbe il caso che le strade si dividessero.

Sandro Conti

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