Dopo la testimonianza resa davanti ai giudici della corte d’Assise di Macerata dalla dottoressa Giovanna Picciotti, direttore del distretto sanitario di Ascoli, la posizione di Leopoldo Vick, l’infermiere della Rsa di Offida, nei confronti del quale la procura di Ascoli ha ipotizzato la responsabilità della morte di otto anziani e del tentato omicidio di altri quattro, appare meno compromettente rispetto ai capi d’accusa che gli sono stati mossi. La Picciotti nel corso della sua testimonianza ha sottolineato che l’elevato numero di morti registrate nella Rsa offidana non era da considerare anomalo per il motivo che, rispetto alle altre due case di riposo gestite dall’Asur, quella di Offida accoglie anziani affetti da gravi patologie per cui l’attività continuativa della guardia medica e la presenza di una potes garantiscono eventualmente un immediato intervento medico.
Doveva essere ascoltato anche l’imputato che però non è stato in grado di presentarsi davanti ai giudici in quanto le sue condizioni di salute al momento non glielo consentono. Ha comunque fatto sapere attraverso i suoi legali che non si sottrarrà dall’essere ascoltato.