Turismo, i numeri reali oltre gli annunci

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La nostra città è splendida”. Quale città? Prendetene una qualunque del nostro territorio (ma non soltanto) e troverete una dichiarazione simile di un qualche rappresentante dell’Amministrazione comunale, provinciale, regionale (se non nazionale). Viviamo in Italia, siamo italiani e siamo ben consapevoli (o forse non troppo?) della fortuna di aver ereditato un patrimonio unico dal punto di vista storico-artistico e naturalistico. Il problema qual è allora? Che l’Italia è a ogni angolo piena di borghi “splendidi”, con piatti tipici deliziosi, straordinarie ricchezze architettoniche e/o paesaggistiche. Il turismo, uno dei settori fondamentali della nostra economia, si nutre di questa unicità, ma come attirare flussi qualificati di viaggiatori proprio da noi e non altrove? Su Ithaca rifletteremo in diverse puntate sul tema del turismo, ma volevamo iniziare dai numeri.

Oltre 40mila turisti provenienti da ogni parte d’Italia e anche dall’estero hanno fatto visita alla nostra città, tutte le strutture ricettive e le varie attività di ristorazione hanno fatto registrare il sold out – ha commentato Marco Fioravanti, sindaco di Ascoli Piceno, sottolineando anche il successo di Ascoliva, il festival annuale dell’oliva all’ascolana. Oltre 60mila olive ascolane del Piceno Dop sono state fritte e degustate”.

I numeri dicono più di mille parole: in sole due settimane sono entrati nei nostri musei 3088 turisti. Quanti visitatori entrano nei musei? Un terzo di quelli che passano in una città? E mi tengo prudenzialmente basso. Ciò significa che il centro di Fermo è stato visitato, in un paio di settimane, da circa 10mila turisti. E sono numeri che parlano, insieme al pienone registrato sui camping e le strutture della costa” dichiara con soddisfazione il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro.

Città storicamente rivali. Amministrazioni diverse. Stesso registro celebrativo (che si tratti di olive fritte o di biglietti staccati ai musei). E spesso la stampa spara titoli trionfalistici, limitandosi a riprendere queste dichiarazioni o magari condendole con quelle di qualche operatore turistico. Le città sono sempre invase di turisti italiani e stranieri. Non c’è periodo vacanziero, breve o lungo che sia, che non porti ad esultare. Oggi, passato Ferragosto, siamo al solito punto ma… come stanno davvero le cose?

Gli unici dati ufficiali sul­l’an­da­men­to tu­ri­sti­co sono quelli della Regione (che trovate qui), anche se ovviamente non abbiamo ancora quelli riferiti a quest’anno (li avremo fra qualche mese) possiamo fare qualche calcolo e relativo ragionamento con il 2020.

Se facessimo una sorta di classifica dei capoluoghi di Provincia delle Marche, Ascoli Piceno sarebbe il fanalino di coda. Sono infatti 53.383 le presenze turistiche complessive registrate nell’anno 2020 (ovvero il numero di notti trascorse da clienti italiani e stranieri nelle strutture ricettive: alberghi o complementari, cioè bed&breakfast, agroturismi, villaggi turistici, campeggi e altro), a fronte di 23.375 arrivi (il numero totale di clienti italiani e stranieri ospitati nelle strutture ricettive). Da notare, per riflettere sui numeri annunciati dalle dichiarazioni in apertura dell’articolo, che il totale dei posti letto è di 1.413. Fermo ci supera abbondantemente per arrivi, ben 344.179 con 48.639 presenze, (da sottolineare il totale dei posti letto che è di 10.100, con oltre seimila di questi in campeggio). Questo vuol dire che il turista resta mediamente più di una settimana mentre ad Ascoli si rimane per poco più di due notti (forse l’oliva non attira abbastanza a lungo?).

A Macerata (che totalizza 19.595 presenze e 210.671 arrivi) numeri più ridotti ma lusinghiero il dato della permanenza del turista, di quasi 11 giorni in media. Andando verso il nord della regione andiamo anche verso l’alto nella classifica. Ancona, il capoluogo regionale, registra 112.468 presenze, a fronte di 243.973 arrivi (poco più di due notti ciascuno). E Pesaro, prima in classifica, 121.276 presenze e 465.430 arrivi (quasi quattro notti a testa), se consideriamo anche Urbino siamo a 44.013 presenze e 550.013 arrivi (12 giorni e mezzo a viaggiatore).

Se torniamo al 2016, prima della pandemia (che ha chiaramente influenzato in negativo i numeri del 2020) ma nell’anno del terremoto per il sud delle Marche e confrontiamo i dati. Ascoli è ancora la cenerentola con 39.939 presenze e 159.073 arrivi. Fermo ha un’esplosione di arrivi con 950.222 (a fronte di 98.619 presenze). Macerata 35.477 presenze e 241.322 arrivi. Ancona 140.690 presenze e 375.610 arrivi. Infine 215.248 presenze e 834.701 arrivi per Pesaro e 95.516 presenze e 561.478 arrivi per Urbino. Tutti hanno numeri superiori al 2020 (spicca il dato degli arrivi ad Urbino, che ha sostanzialmente tenuto) ma i numeri in particolare degli arrivi di Ascoli sono desolanti rispetto al resto. Da notare anche il crollo di Fermo in quattro anni.

Per utilizzare, infine, un anno “normale” facciamo un ultimo passo indietro al 2015. Ascoli sostanzialmente è sullo stesso livello del 2016 con 42.644 presenze e 174.776 presenze. Così come Fermo (91.093 e 894.991), Macerata (36.551 e 224.786), Ancona (147.261 e 482.564), Pesaro (200.463 e 863.786) e Urbino (93.579 e 544.802). Si possono appena notare dei numeri lievemente più alti per il sud delle Marche, che scenderà dall’anno successivo causa terremoto.

Insomma il turismo non se l’è passata benissimo nel sud delle Marche ultimamente. Pesano dinamiche indipendenti dall’azione delle Amministrazioni locali, ma quello che si chiede alla politica è di guardare i dati, approfondirli, analizzarli e proporre delle soluzioni di lungo periodo e ampio respiro. Anche perché il 2015 non era certo un anno d’oro. Altrimenti, se hanno alternative, ci propongano la loro idea per lo sviluppo delle nostre zone.

FINE PRIMA PUNTATA

Per chi fosse curioso di vedere una parte più cospicua dei dati, abbiamo effettuato una selezione con i dati totali delle province e una serie di Comuni turisticamente importanti in ognuna di esse. Spiccano le località di mare, il primo posto per le presenze regionali è Senigallia. Ottimo risultato per San Benedetto del Tronto. Nei dati provinciali, non sorprendentemente all’ultimo posto Fermo e al penultimo Ascoli.

Comuni (anno 2020)Arrivi Presenze
Fano79.834414.658
Gabicce Mare73.024378.422
Mondolfo22.984126.144
Pesaro121.276465.430
Urbino44.013550.013
TOTALE PROVINCIA DI PESARO URBINO414.3242.184.375
Ancona112.468243.973
Camerano17.18545.472
Fabriano14.08230.109
Falconara Marittima12.26631.778
Jesi14.14533.729
Loreto25.38250.550
Monsano11.42320.503
Numana82.179526.659
Osimo13.77033.932
Senigallia113.794573.136
Sirolo46.056196.904
TOTALE PROVINCIA DI ANCONA523.9401.968.372
Camerino6.295331.353
Civitanova Marche54.763127.565
Macerata19.595210.671
Porto Recanati57.395395.546
Potenza Picena24.131134.105
Recanati16.74936.884
San Severino Marche4.98418.090
Sarnano3.86523.101
Tolentino6.80519.179
TOTALE PROVINCIA DI MACERATA257.5171.507.047
Ascoli Piceno23.37553.383
Colli del Tronto8.41715.292
Cupra Marittima27.259199.359
Grottammare34.572175.412
Massignano5.74120.684
Monteprandone3.22011.104
San Benedetto del Tronto119.000532.790
TOTALE PROVINCIA DI ASCOLI PICENO248.5511.107.421
Altidona15.413116.489
Campofilone3.96929.912
Fermo48.639344.179
Pedaso6.19918.208
Porto San Giorgio27.66294.523
Porto Sant’Elpidio27.057229.607
Sant’Elpidio a Mare2.3037.914
TOTALE PROVINCIA DI FERMO157.104919.930
TOTALE REGIONE1.601.4367.687.145

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