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Grottammare, la città dei vivai e il Sistema di Accoglienza e Integrazione (SAI)

di Matteo Salvucci – Operatore SAI – Grottammare

Il Comune di Grottammare è stato uno dei primi che ha aderito al Progetto SAI istituito dal ministero dell’Interno. Gli enti locali possono accedere, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo Nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo; fondi che sono finalizzati a percorsi individuali di orientamento, assistenza, inserimento socio-economico. È dal 2007 che il Comune rinnova questo prezioso Progetto, da sempre connotato con la denominazione “Together”; infatti è insieme ad ogni ragazzo che gli operatori, in un’equipe multidisciplinare, si impegnano a costruire questa crescita, questa storia.

Sempre più spesso le vite di questi ragazzi ospiti (richiedenti asilo o titolari di protezione) si integrano con lo spirito della comunità e del territorio che li ospita. È il caso di Abduwali Ali Abdalle, un ragazzo somalo nato nel ‘97, che ha trovato l’opportunità di un tirocinio per imparare il lavoro del vivaista, settore d’eccellenza dell’economia e della cultura grottammarese. Un altro ragazzo, Daniele, che viene da una famiglia di tradizione vivaista, conosce bene il Progetto SAI e ha pensato di metterlo in atto facendo conoscere Abduwali al fratello Claudio, titolare dell’azienda vivaista a conduzione familiare.

Abduwali Ali Abdalle e Claudio Colletta.

Per Abduwali è cosi arrivata la possibilità di apprendere un lavoro e capirne anche le dinamiche in Italia. Daniele è consapevole dei sacrifici passati e della voglia di trovare nuove possibilità e un’altra vita attraverso l’emigrazione. Infatti Daniele ha vissuto per un periodo in Australia, dove differenti esperienze lavorative lo hanno formato e fatto crescere; poi il forte senso del richiamo di casa, di Grottammare, lo ha visto cimentarsi nel suo territorio d’origine con lavori stagionali connessi alla sua passione, la cucina.

E a Grottammare è arrivato, invece dalla Somalia, Abduwali, un ragazzo molto timido, riservato, che vuole una precisa identità e costruirsi un futuro qui in Italia, col sogno di poter riabbracciare sua moglie, la sua famiglia, nella speranza di far fruttare i consigli e gli insegnamenti di Claudio e la ricchezza della nostra terra, entrando a far parte a tutti gli effetti della famiglia Colletta. Claudio infatti gli ha insegnato a rispettare i ritmi della natura e a immergersi nelle essenze, nei colori e nel paesaggio del nostro territorio. La speranza è che Abduwali grazie a questo tirocinio, cresca come un uomo formato e competente di un nuovo lavoro, magari con un contratto vero e proprio, con la possibilità, in futuro, di realizzare il sogno di avere un vivaio tutto suo qui, nella sua Grottammare.

Maurizio Capponi

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